Qualche consiglio per superare la pigrizia e andare in palestra

Prima che vi allarmiate, no, non sono diventata una fissata del fitness: sono sempre il solito bradipo legato sentimentalmente al proprio divano e con un discreto set di rotoli sulla pancia. Però da un anno e mezzo, con inevitabili periodi di nullafacenza o di riposo forzato causa guai articolari, vado regolarmente in palestra.

Lo dico come se fossi a una riunione degli alcolisti anonimi perché per me, tutto ciò, è quasi surreale. Non sono mai stata un’amante dello sport, odio con tutto il mio cuore i giochi di squadra, ho paura delle pallonate e mi viene il fiatone quando rincorro un autobus – però per uno strano meccanismo su cui gli studiosi si interrogheranno per decadi, la palestra fa ormai parte della mia routine.

andare-in-palestra-1

Le mie usurate ma amatissime Nike Air Siren

Nonostante ciò anche a me càpitano i periodi di negatività in cui mi chiudo in casa, mangio taralli pugliesi e rimando la palestra a data da destinarsi: sono dei buchi neri fatti di scuse fantasy, attrazione magnetica al divano e procrastinazioni senza data.

Sono dell’idea però che uscire da questi tunnel della disperazione sia possibile: esistono alcuni metodi per instaurare una routine in palestra, evitando di andarci una volta sola e gettare al vento un abbonamento, e vorrei parlarvene oggi. Si tratta della mia personale esperienza, spero possa esservi utile anche se il mio animale guida è il bradipo tridattilo della Foresta Amazzonica.

Cominciate gradualmente

Non siamo tutti la perfida trainer Jillian Michaels (io non sono nemmeno il 5% di lei, se vogliamo dirla tutta), per cui partiamo dal presupposto che non ha senso farsi fare una scheda da morte prematura se non ci si muove da cinque anni. La stessa cosa vale per la scelta di un corso. Se rientra tra quelli ad altissima intensità è il caso di essere realisti: voglio davvero perdere i sensi in mezzo a decine di sconosciuti senza prima aver fatto un po’ di allenamento preparatorio? 

Io ho cominciato con una scheda pensata per il risveglio muscolare: pochi esercizi, pesi bassissimi, camminate lente, cyclette da pensionati. Sudavo a malapena. Eppure tutto ciò i primi giorni mi ha provocato dei simpatici dolori muscolari accompagnati da una camminata alla Lupin III, segno che quel movimento aveva rimesso in moto i miei molli arti.

Dopo qualche settimana sono passata a una scheda vera e propria, ma sempre pensata per rispettare una sorta di gradualità ed evitare che fuggissi in Messico col primo volo per sottrarmi ai miei obblighi ginnici (?).

Col tempo i risultati si sono visti: aumentando gradualmente i pesi sono riuscita a compiere atti eroici che pensavo mi fossero preclusi per sempre, come portare a casa da sola un pacco da 12 litri di lettiera o una cassa d’acqua (la mia nemesi personale). Il tutto partendo da dei piccoli e pucciosi manubri da un kg.

andare-in-palestra-2

Questi sono i miei adorati pesi da 4 kg per l’home fitness, per alcuni esercizi mi sono ancora preclusi (ebbene sì).

Fate qualcosa che vi piaccia davvero

Se ci sono degli esercizi che non vi piacciono, che vi mettono a disagio o vi fanno desiderare la morte istantanea, ditelo all’istruttore e cambiate con qualcosa che sia più nelle vostre corde: sicuramente fare un esercizio che vi soddisfa vi porterà a dei risultati certi e sarà sicuramente meglio di non fare niente (barare saltando ciò che non vi piace non vale).

Bisogna scardinare l’idea per cui la palestra o l’esercizio fisico debbano essere sofferenza, dolore, sforzo: non tutti siamo fatti per queste cose. Pensate al Pilates, per esempio: è un’attività che amo perché, pur essendo a bassa intensità, scolpisce i muscoli e ci rende più forti. È chiaro che un minimo di impegno vada messo nell’attività fisica (altrimenti è probabile che risulti un po’ inutile), ma se non amate sentire il cuore che scoppia, sappiate che potete evitarlo, soprattutto all’inizio.

Pensate al dopo (I❤️ endorfine)

Se siete riusciti ad andare in palestra qualche volta, non smettete proprio sul più bello: pensate sempre al dopo. Non parlo solo del “dopo” del vostro corpo – ovvio e banale dire che la palestra ci migliora – ma pensate soprattutto alla sensazione post-workout: sensi di colpa svaniti, endorfine alle stelle, il corpo improvvisamente più sveglio e rigenerato. Uscire dalla palestra dopo essersi allenati è come una scena (felice) di La La Land, solo che siamo vestiti peggio e nessuno canta e balla insieme a noi.

Stare a casa a rimuginare, dicendo “domani vado”, al contrario, ci fa sentire inutili e incapaci.  Io solitamente trovo le scuse più disparate per non alzarmi dal divano: ho mangiato da poco, non ho lenti a contatto nuove, forse andiamo al cinema dopo (?), non vorrei incontrare per strada la cugina del fratello del mio amico immaginario, piove, fa caldo, fa freddo, la maglietta di Star Wars è a lavare eccetera eccetera.

Remare contro la parte negativa di noi è una delle cose più difficili del mondo, ma riuscire a fregarla è ancora più soddisfacente.

Motivarsi con risultati reali(stici)

Probabilmente il motivo più grande dietro questa metamorfosi da bradipo a bradipo col reggiseno sportivo è dovuta a una community molto famosa su Facebook, quella di Workout Italia. Me l’ha fatta conoscere S. ed è stata una vera rivoluzione per me. Sul gruppo ci si scambia consigli, si promuove il fitness a casa (un’altra cosa meravigliosa che ho fatto per un periodo e che vi consiglio), si postano tantissime foto “prima e dopo”. Io ovviamente non faccio nulla di tutto ciò se non osservare, ma che posso farci, non ho nulla da insegnare.

Comunque, vedere con i propri occhi i risultati veri di persone normali è super motivante (il che implica anche un po’ di sano rosicamento): sai che quello che vedi non è una promozione per vendere bibitoni, che quei muscoli sono frutto di un programma di allenamento e non di Photoshop, e che in fondo, con un po’ di impegno, ce la puoi fare anche tu (io no, perché mangio come un suino, ma tu generico sicuramente sì).

Siate un po’ nerd dell’argomento

Un’altra cosa molto importante che questo gruppo mi ha insegnato è l’importanza di conoscere gli esercizi, capire come modificano effettivamente il nostro corpo, la differenza tra uno squat e un affondo e via dicendo: la palestra è piena di termini inglesi incomprensibili, e riuscire a decodificarli imparando questo gergo fa la sua differenza.

Plank, french press, curl con manubri – tutto ciò ha un significato che non è difficile da imparare, anche se con una puntata ad hoc di Ulisse con Alberto Angela in tenuta ginnica sarebbe sicuramente più facile e accattivante.

Credo che fare passivamente quello che ti dice l’istruttore senza capire esattamente a cosa serva sia noioso e anche un po’ frustrante, per cui siate nerd, approfondite la materia, guardate qualche video e gasatevi un po’ per quello che fate in palestra.

andare-in-palestra-3

Un po’ di organizzazione non guasta

Trovare il tempo per andare in palestra è difficile, e “non ho tempo” credo sia la scusa numero uno al mondo per non fare attività fisica. Trovo che semplificare al massimo il momento di andare in palestra possa aiutarvi a perdere meno tempo possibile ed evitare di trovare scuse banali.

Se potete, fate in modo di avere con voi ciò che vi serve per andare in palestra senza dover passare da casa prima. Scegliete una fascia oraria che vi permetta di allenarvi serenamente e senza dover sgomitare con altre duecento persone litigandovi i manubri da 3 kg (true story). Ricordate che prima andate, prima vi togliete il pensiero e più difficile sarà rimandare l’appuntamento.

Organizzate bene la borsa della palestra e portate solo ciò che vi serve, se fate la doccia lì usate asciugamani in microfibra e mini taglie di bagnoschiuma: non ha senso aggiungere al casino di ogni giorno anche una borsa pesante da trascinarsi in giro.

La palestra non deve essere un momento di stress. Anche per questo, quando mi alleno tengo il cellulare nell’armadietto. Passo tutto il giorno appiccicata allo smartphone, penso di meritarmi un’ora (o più) solo per me e per concentrarmi su quello che faccio, senza la distrazione di messaggi, notifiche e altre rotture (dove lo metto questo mentre faccio gli esercizi?).

Conclusiony

Tutto questo pamphlet dalla dubbia utilità non può che concludersi con una massima super new age: se proprio non riuscite ad andare in palestra e tutte le scuse che avete sommato sono riuscite a convincervi, non crollerà il mondo. Cercate solo di fare qualcosa di utile o gratificante per non autocommiserarvi sul divano pensando a quanto avete deluso la parte sportiva di voi.

Ora mi fermo perché potrei pericolosamente continuare a scrivere, ma prima di lasciarvi vi segnalo questo post motivazionale di S. DramanMakeup sul tema: se ora sono anche un minimo amante del fitnessss lo devo a lei.

Bacini rosa a voi.

P.S. Quali sono le scuse più assurde che trovate per non allenarvi?

Disclaimer: non ho collaborato con nessun brand per scrivere questo post. Tutti i prodotti che vedete in foto sono stati acquistati da me. 

8 Comments
  • S.
    Posted at 11:02h, 14 Marzo Rispondi

    Sono tanto fiera di te e di me e di tutte noi <3

    • gliuppina
      Posted at 11:13h, 14 Marzo Rispondi

      <3 gneee

  • LaDama Bianca
    Posted at 11:44h, 14 Marzo Rispondi

    Mi sono rivista in tante delle cose che hai scritto. Io pure sono l’antisport fatta persona, lo sono sempre stata, fin dalla più tenera età.
    In palestra ci sono andata, solo che non faceva per me. Però la bella sensazione del dopo non la scorderò mai. Per cui ho fatto altro, ovvero iniziare a praticare la camminata sportiva. Quella si che mi piace. Anche se fatico, anche se vado in giro sudata in mezzo a gente che poi rincontro in negozio, anche se non avrò forse mai il tempo di potermi concedere più di un’ora/un’ora e dieci al giorno. E quando non esco a camminare faccio stepper, un’oretta. Con la musica nelle orecchie, i pensieri giù nelle scarpe, la consapevolezza di star facendo veramente qualcosa di buono per me stessa.
    Porterà a qualche risultato? non lo so, non lo so davvero. Però ci spero tanto e nel frattempo non mollo.

    • gliuppina
      Posted at 13:03h, 14 Marzo Rispondi

      Ma certo che sì, camminare fa benissimo (per me molto più di correre), e soprattutto è importante che ti faccia bene dentro. So che è una cosa un po’ stucchevole da dire, ma credo che l’impatto che ha dentro di noi sia anche più importante di quello che ha sul nostro fisico (io per esempio sono abbastanza uguale da un anno a questa parte, però so che fare attività mi fa sentire meglio in generale).
      Non mollare mai! <3

  • Beatrice - Strawberry makeup bag
    Posted at 22:07h, 14 Marzo Rispondi

    Ai tuoi super poteri, ora aggiungiamo anche la tua capacità di farmi allenare anche nel mio giorno di riposo.
    Mi aggiungo questo post ai segnalibri e me lo rileggo ogni volta che mi mancherà la voglia di rotolare giù dal divano. Io ovviamente non vado in palestra, tutte quelle ‘persone’ bah XD, però faccio yoga e pilates sul tappeto della sala con grande soddisfazione – quasi sempre ‘pensando al dopo’, come dici tu perché sto davvero benissimo dopo che mi sono allenata. La mattina dopo è un’altra storia, però vabbè 😉

  • Linda
    Posted at 23:46h, 14 Marzo Rispondi

    Sono una delle persone più pigre del pianeta. Una larva umana, davvero. Però la sensazione di benessere fisico e psicofisico dopo l’ora di pilates e l’avere le gambe che bruciano dopo aver fatto gli esercizi per il culetto non ha prezzo 🙂

  • Isabella
    Posted at 22:56h, 15 Marzo Rispondi

    Bello e molto sensato questo post. Credo soprattutto sia importante trovare il giusto tipo di allenamento. Io da gggiuovane giocavo a pallavolo, e l’ho amata tantissimo. Poi per tutta una serie di vicende soprattutto legate a problemi seri di salute ho dovuto smettere. Quando ho cominciato a star meglio, ho deciso di provare a fare qualcosa e ho scoperto, parafrasando la poesia, quello che non sono, quello che non voglio Ho detestato la piscina (e infatti tuttora non so nuotare), e l’aerobica (si, sono dell’epoca degli scaldamuscoli glitterati), e anche l’allenamento in casa per me è faticosissimo. Idem la corsa. Poi o trovato il tai chi quan, e mi si è aperto un mondo. E’ un allenamento “diverso”, più vicino allo yoga come concetto, ma da quando pratico sto meglio, sono più forte, più serena, e il mio corpo, anche se non è scolpito (il tai chi non ti fa l’addominale a tartaruga), è più sodo. E poi quando faccio la forma mi sento fighissima, e lì le endorfine vanno alle stelle!! 🙂

  • Angie
    Posted at 21:09h, 27 Marzo Rispondi

    Io amo la palestra <3 .. generalmente sono abbastanza motivata, è raro che non abbia voglia di andarci!
    Mentre il workout in casa, quello sìche mi annoia molto! Non fa per me!

Post A Comment