Dermorubrica NERD: Cellulite

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DISCLAIMER: i post del Dr. Paolo sono ad alto contenuto di cazzate e ironia da quattro soldi. La lettura viene sconsigliata a colleghi dermatologi che si prendono troppo sul serio, complottisti, internisti, deboli di cuore, sani di mente e persone (?) che non hanno mai visto Guerre Stellari.

Ecco una riproduzione (quasi, Harrison Ford non mi rende giustizia) fedele del momento in cui Elena mi ha riportato in vita.

No, non dovevo un mucchio di soldi a un gangster intergalattico. Mi ero solo preso una pausa, illudendomi che il mio lavoro come divulgatore di dermatologia spicciola fosse finito.

Quale errore! So tutto di quanto accaduto durante la mia assenza: Elena mi ha raccontato dell’orrendo mostro risvegliatosi al sorgere dei primi, irresistibili, raggi UV della stagione estiva. Dunque, non mi resta che spolverare la tastiera, armarmi di coraggio e partire insieme a voi nel tentativo di sconfiggerlo.

Le origini

Le origini del mostro in questione si perdono nella leggenda. Secondo Esiodo, Zeus donò a Pandora un vaso che conteneva tutti i mali, raccomandandosi di non aprirlo (il solito, amabile vecchietto). Pandora, ovviamente, non seppe resistere e da allora il mondo è un posto orribile. Tralasciamo il fatto che la misoginia pare essere il più grande comune denominatore delle culture umane e concentriamoci su ciò che uscì dal vaso. Vecchiaia, malattia, gelosia, vizio e pazzia ridussero gli uomini a semplici mortali, ma nessuno di questi rovinò le loro estati.

Sul fondo del vaso di Pandora si celava qualcosa di ben più oscuro. Un male contro cui neanche la speranza può nulla, che in un ultimo, infausto guizzo si riversò fuori dalla sua prigione per tormentarci. So che la parte più profonda e animale della vostra anima l’ha già capito.

Stiamo per affrontare la CELLULITE!!!

Che roba è, esattamente, la cellulite (spiegato da un medico)

La cellulite non costituisce di per sé una malattia, ma viene oggi riconosciuta in campo medico come un’evoluzione quasi naturale del corpo femminile. Tuttavia la percezione della cellulite come un problema è estremamente diffusa e ciò non è per niente trascurabile, dato lo stress sociale che provoca e il cospicuo mercato che vi gravita intorno.

Chiariamo subito che il termine medico cellulite in realtà indica un’infiammazione molto seria e potenzialmente fatale della parte più profonda della pelle e del tessuto sottocutaneo. Il termine più corretto per descrivere l’inestetismo che tutti conosciamo è dermo-ipodermo pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (ehhhhh Macarena!).

La PEFS è una condizione ingravescente del grasso sottocutaneo che va dal semplice accumulo di liquidi, cioè formazione di edema (ossia la famosa ritenzione idrica), alla sostituzione del grasso con del materiale compatto, evento che in medicina viene detto fibrosi. Al completamento della fibrosi, il generale indurimento del tessuto in questione (sissignore, le vostre gambe e i vostri glutei) è noto come sclerosi.   

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Roba da donne (mai una gioia)

Essendo un’alterazione delle cellule del grasso, dette adipociti, non deve stupire che colpisca maggiormente il sesso femminile. Le donne ospitano nel proprio corpo circa 35 miliardi di adipociti, contro i soli 28 miliardi dell’uomo. Inoltre, la distribuzione e l’organizzazione del grasso tipica delle donne (chiamata appunto ginoide) fanno sì che alla distensione del tessuto si creino quella serie di avvallamenti e rilevatezze che ben conosciamo.

Accade che, in seguito a dei fattori scatenanti, quali pubertà, menopausa, gravidanza, assunzione di anticoncezionali, ridotta funzionalità vascolare e stile di vita sedentario, inizia ad accumularsi fra gli adipociti più liquido di quanto il nostro corpo è in grado di smaltire in tempi brevi. Questo ristagno attiva un’eccessiva crescita di tessuto fibrotico che a lungo andare altera la normale architettura degli adipociti, formando piccoli ammassi chiamati micronoduli.

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I distretti più colpiti sono naturalmente quelli più ricchi di tessuto adiposo, come cosce e glutei. Inizialmente la cute assume una tonalità più pallida, mostrando piccole ondulazioni e un abbassamento della temperatura. Col tempo, dagli avvallamenti creati dalle ondulazioni possono emergere piccole papule indurite (ricordate la cheratosi pilare?), configurando un noto aspetto detto a buccia d’arancia, che nelle aree più marcate viene anche chiamato a materasso.

Infine, la pelle può addirittura apparire giallo-grigiastra e visibilmente flaccida. Non è raro, inoltre, che la cute risulti dolente e dura al tatto, dando alle pazienti un senso di pesantezza, crampi e intorpidimento delle aree colpite. A seconda della predisposizione e della costituzione di ogni paziente, il quadro può assumere forme quantomai varie; la maggior parte talmente lievi da costituire solo un problema psicologico, alcune dolorose al punto di rappresentare una vera e propria malattia.

Combattere la cellulite con lo stile di vita

Più che difendersi dalla cellulite, occorre difendersi da chi cerca di venderci costose e mirabolanti soluzioni. La migliore arma contro la cellulite è comprendere che probabilmente non soffri affatto di cellulite. La maggior parte delle pazienti che cercano aiuto da un medico spesso sono “semplicemente” sovrappeso o hanno un eccessivo accumulo di grasso in particolari distretti corporei.

I cambiamenti dello stile di vita sono fondamentali sia nella prevenzione che nel trattamento di tutte le forme di cellulite. L’alimentazione deve essere abbondante in fibre e povera di alimenti che rallentano la digestione, ipocalorica solo in condizioni di sovrappeso. Deve sempre essere accompagnata da una sufficiente attività fisica quotidiana, accoppiata magari ad un’attività sportiva aerobica; il body-building può aiutare a correggere una carente muscolatura del tronco, se la forma corporea eccessivamente ginoide (spalle strette e vita larga) risulta sgradita alla paziente. Infine, non bisogna indossare capi d’abbigliamento talmente stretti da ostacolare il deflusso venoso degli arti inferiori, evitando quindi di favorire il processo che sta alla base della condizione.

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Dottore, chiami un dottore (in medicina)

La decisione di trattare la cellulite dovrebbe sempre essere discussa con un medico di riferimento. Può essere il vostro dermatologo, il chirurgo plastico, il medico estetico o qualunque specialista del campo. Ponete sempre sul piatto le vostre aspettative, ma siate sempre pronte a mettervi in discussione se chi vi ascolta tende a rassicurarvi. Come sempre, il non-intervento è una scelta valida, se ponderata.

I veri e propri trattamenti sono perlopiù di natura medica. Le pazienti che possono trarre vantaggio da metodiche chirurgiche come la lipoaspirazione o il lifting sono la minor parte.

Gli anticellulite funzionano?

I prodotti topici più efficaci sono quelli ad effetto lipolitico, come la caffeina e i suoi analoghi,  vaso-protettore e antiossidante, come antocianosidi e isoflavoni e il retinolo, che viene utilizzato per la sua attività contrastante la formazione di nuovi adipociti. Non aspettatevi miracoli anche dal migliore di questi prodotti, gli studi controllati (quindi scientificamente rigorosi) compiuti fino ad ora hanno trovato poche o inesistenti differenze a distanza di tempo fra gruppi di pazienti che li hanno utilizzati e gruppi che non ne hanno fatto uso. Qualora avessero una seppur minima efficacia, tenete comunque a mente che non possono migliorare la vostra condizione se non vengono accoppiati ad un cambiamento dello stile di vita.

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Il massaggio (fatto bene)

Il massaggio è utile e può essere impiegato anche con l’applicazione dei succitati prodotti. L’azione massaggiante deve essere favorente il drenaggio linfatico e non traumatica, poiché si tratta di aree sottoposte a un carico di tessuto soprastante i muscoli già eccessivo, altrimenti si rischierebbe la formazione di ematomi. Gli studi in proposito hanno trovato una chiara efficacia nella riduzione del diametro delle cosce, ma non nel complessivo miglioramento della cellulite.

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L’ultrasuonoterapia

L’ultrasuonoterapia prevede la somministrazione di onde sonore sull’area interessata, provocando sostanziali differenze di densità e temperatura. La sua azione utile nella cellulite è data dal miglioramento della circolazione e dalla maggiore produzione di fibre elastiche. La medotica è estremamente promettente, anche se saranno necessari più studi per valutarne la reale efficacia.

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Laser & Radiofrequenze

I laser e altre tecniche basate sull’impiego della luce, sebbene ottime soluzioni per tanti problemi cutanei, hanno dato risultati poco chiari e contrastanti nella cellulite. Prima di ulteriori studi con un maggiore numero di pazienti coinvolti, non sono terapie raccomandabili.

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Le terapie che sfruttano le radiofrequenze per generare calore sono utilizzate da molto tempo contro la cellulite. Con l’eccezione dei protocolli che utilizzano basse frequenze, per cui saranno comunque necessari altri studi di conferma, la letteratura mostra una scarsa efficacia in merito.

Tutte le altre tecniche, numerosissime, vanno valutate con estrema attenzione e discusse con un medico di cui abbiate fiducia. Non è raro, infatti, che nel maldestro tentativo di migliorare un inestetismo si finisca per crearne di peggiori.   

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La nostra missione giunge al termine senza quindi aver trovato un rimedio semplice e definitivo. Abbiamo imparato a conoscere il terribile “mostro”, accorgendoci nel frattempo che, forse, siamo stati troppo frettolosi negli aggettivi e nei giudizi. A costo di scadere disgustosamente nel retorico, come neanche una principessa Disney saprebbe fare, ribadisco che quella cellulite che stai morbosamente indagando allo specchio quasi certamente non è un problema, ma la nostra società e la sua photoshop magic potrebbero renderla tale. Significa forse che se qualcosa del tuo corpo non ti piace non hai il diritto di volerla cambiare, senza essere giudicata per questo? Tutt’altro! Ma agisci con conoscenza e intelligenza. La fregatura è dietro l’angolo!

A fra meno di un anno, giuro!

2 Comments
  • Natalia - Mindful Fineries
    Posted at 12:46h, 04 Luglio Rispondi

    Il non ‘soffrire’ di cellulite nonostante lo stile di vita sedentario è uno dei pochi aspetti positivi della mia eredità genetica,
    eppure ho letto il post del dottor Paolo con lo stesso interesse con cui ho letto quello sull’odiata cheratosi pilare.

    Sarà che non sono né una complottista né un’internista e che ho visto più volte Guerre Stellari, ma a me questi articoli piacciono tantissimo, quindi Elena, riporta in vita il dottore più spesso!

  • Federica
    Posted at 08:28h, 05 Luglio Rispondi

    Quanta scientificità!! Ahahahah 🙂
    Articolo molto molto interessante!

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