Distrazioni da quarantena: serie tv, videogiochi, podcast e panificazione violenta

Questo primo mese di lockdown è stato impegnativo per tutti. Per alcuni, va detto, molto più difficile e duro che per altri.

Io oggi sono qui per un momento di evasione lungo 1500 parole (più o meno) per condividere con voi un po’ di cose che mi hanno fatto compagnia durante questo lunghissimo mese di marzo.

So bene di essere fortunata perché lavoro da casa da prima del lockdown, ma nei momenti in cui termino le mie consegne, i pensieri negativi si accumulano e a volte mi sopraffanno. E se di notte ho l’ASMR per dormire, durante il giorno e la sera ho costantemente bisogno di qualcosa con cui distrarmi.

Spero che questo elenco confuso di cose possa esservi utile, in caso contrario avrà aiutato me a passare un po’ di tempo.

NowTV, Netflix, Disney+ (con moderazione)

Premessa: cerco di non passare ore davanti alla tv, non è una cosa che trovo salutare per la mia mente, a meno che io non sia in vacanza (e non mi sento in vacanza in questo momento, nemmeno quando ho poco lavoro da sbrigare). Ma ovviamente mentre mangio guardo sempre qualcosa, per cui.

Su NowTV ho finito di vedere Silicon Valley, una serie spassosa e agrodolce sul mondo delle startup del settore tech. La serie segue la nascita e la crescita della piccola startup Pied Piper, la sua rivalità con il colosso Hooli, le strategie dei finanziatori e il sogno di cambiare il mondo con un algoritmo. Il tutto, ovviamente, immerso in un umorismo a tratti demenziale (il protagonista, Richard, inciampa e cade almeno un milione di volte) ma anche molto cinico e geek.

Alcune stagioni funzionano meglio di altre, ma nel complesso è davvero bella e divertente, ancora più godibile se si ha passato anche solo un po’ di tempo in una startup a contatto con developerZ (amici di PUSH, vi penso con amore).

Su Netflix ho terminato l’adorabile ed esilarante The Good Place, che vi consiglio senza nemmeno raccontarvi la trama, e nel frattempo continuo a guardare puntate su puntate di RuPaul’s Drag Race: mi diverte, mi fa sognare di tornare a truccarmi e già che c’è spegne per un po’ i miei neuroni.

 

Disney+ è approdato da poco in Italia e non potevo non cedere alle sue lusinghe: al momento ho ri-guardato solamente La Carica dei 101, rinnovando il mio folle amore per Crudelia, e Robin Hood, capolavoro imbattibile che in VHS avrò visto circa sette miliardi di volte. Aspetto con una certa stizza che arrivi anche La Spada nella Roccia. (Lo hanno appena messo, giubilo!). Per il resto devo esplorarlo un po’ meglio.

Videogiochi

I videogame sono un ottimo modo per far passare il tempo alla velocità della luce e al contempo spegnere qualsiasi tipo di pensiero negativo anche se, come me, siete le persone MENO portate nell’universo per i videogiochi.

Utilissima TV vintage che in realtà per ora teniamo in cucina come ingombrante oggetto decorativo

The Sims 4, per esempio, è uno dei pochi giochi che si possono fare anche se si è inetti: si tratta di un gioco di simulazione della vita, iper-giga famoso (il franchise quest’anno ha compiuto 20 anni), che ha una componente rilassante non da poco.

Creare una casa, scegliere tutti i dettagli, è già di per sé qualcosa di divertente che ti fa passare il tempo abbastanza in fretta (leggere le descrizioni degli oggetti è un vero spasso). Poi ci si può sbizzarrire con i personaggi e con le loro storie, e il consiglio che vi do è quello di comprare almeno un’espansione (per ora sono in offerta). Io ho preso Al Lavoro! e Cani & Gatti (ovviamente ho ricreato Irene).

Il mio grande (ma più recente) amore è Plants vs. Zombies: La battaglia di Neighborville. Uno sparatutto online adatto a più o meno chiunque (bambini e adulti), davvero esilarante e con una storia fantastica dietro. Sono di parte perché nel mio piccolo ho dato il mio micro-contributo alla versione italiana, ma vi assicuro che a prescindere da ciò è un gioco che vale la pena provare. Perfino Andrea si è dovuto ricredere (quando arriva un boss solitamente lo lascio a lui perché sono troppo incapace).

Date un’occhiata al trailer e provate a non cantare questo irresistibile ritornello:

 

Ma che voce questo zombi!
Grunt grunt grunt!

Podcast: Barbero mania

Dei miei podcast preferiti vi ho parlato un po’ di tempo fa, ma la compagnia costante che ho per ora mentre cucino o mentre pulisco maniacalmente la casa è quella del professor Barbero. Le sue lezioni di storia medievale sono pura poesia: con ironia e intelligenza riesce a farti appassionare alle beghe della Firenze di fine Duecento, sfatando miti e facendo luce anche su periodi per me meno noti come le invasioni barbariche. Se il Medioevo non vi interessa (peggio per voi), troverete anche puntate su periodi più recenti.

Io ascolto le sue lezioni/conferenze su Spotify, ma ho visto che qualcosa si trova anche su Youtube. Vi lascio la prima lezione che abbia ascoltato (LOL):

 

Pane, piadine, brioscine (la vedo brutta per i miei addominali)

Non ho mai avuto gli addominali e dubito che durante questo lockdown la situazione possa migliorare. Lo ammetto: anche io cerco nel cibo tutta la gratificazione del mondo e tendo a ossessionarmi al pensiero della spesa.

Vedere poi l’intero universo sfornare pizza ogni giorno mi ha messo addosso una pressione non da poco. Ancora non mi sono cimentata con il cibo degli dèi (la pizza, appunto), ma dall’alto della mia risaputa incapacità con gli impasti mi sono spinta a fare delle piadine (seguendo la ricetta della mia concittadina Alba), ho sfornato delle soddisfacenti brioscine palermitane (la ricetta è più o meno questa di Annalisa Superstar, ma con lievito di birra) e naturalmente ho fatto il pane, ma con la mia fidata macchina del pane e un mix di farine per chi soffre di culopesantite.

Ovviamente senza il KitchenAid, provvidenziale regalo dei miei cognati per Natale e compleanno, non avrei fatto una beneamata mazza. Lo ripeto: sono negata con gli impasti. Ma riuscire a fare qualcosa è stata una bella soddisfazione, anche se di fatto si è occupato tutto lui, ahr ahr.

Addominali, per l’appunto: attività fisica a casa e lotta al mal di schiena

Non sono una fissata col fitness ma trovo ironico che sia esplosa una pandemia proprio un mese dopo aver rinnovato l’abbonamento in palestra.

L’attività fisica, dal mio punto di vista, è una rottura di scatole senza fine, ma è anche una salvezza per corpo e mente. Se passo la giornata alla scrivania, al 90% mi verrà un mal di schiena incredibile. Se mi alleno, non solo scongiuro il mal di schiena, ma combatto anche il malumore (aw, le endorfine!).

Cerco quindi di fare a giorni alterni anche solo 20 minuti di attività: la maggior parte delle volte arrivo a farne quasi un’ora, ma partire pensando a solo 20 minuti mi aiuta a scollarmi dalla sedia.

Di solito faccio degli esercizi di riscaldamento e poi un circuito da tre/quattro esercizi (a volte con la kettlebell mon amour), ma quando non mi va di inventarmi un circuito mi butto sugli esercizi in stile danza classica: sono favolosi.

 

Questo di Autumn Calabrese è piuttosto breve, ma su Youtube ne trovate tantissimi. Occhio ovviamente a bere molta acqua e a riscaldarvi bene prima di qualsiasi allenamento.

Conclusioni

Leggendo questo post sembra che io passi le mie giornate a cazzeggiare, ma per fortuna in realtà lavoro (e carico la lavastoviglie, mi sembra di non fare altro). Spero di avervi fatto passare un po’ di tempo in compagnia virtuale (o di avervi fatto venire un sonno incredibile, potrebbe servire).

E voi come state? Vi mando un abbraccio giga, che per ora mi mancano tanto.

No Comments

Post A Comment