Devo dirlo: per codardia so davvero poco di pennelli & mondo animale. Non so esattamente come le aziende si procurino tonnellate di pelo di capra, tasso, pony o scoiattolino, ma a naso non credo che abbiano degli spazzolatori di animali o dei volontari che guardano le greggi con aria sognante raccogliendo ogni tanto qualche pelo. Non lo so. Soprattutto perché alcune aziende – come la Mac – assicurano che i propri pennelli, benché naturali, siano assolutamente cruelty free.
Ebbene, proprio un anno fa per Natale la ricca sorella mi regalò un mini set di pennelli Mac: capra e tasso sicuramente non mancavano, e quel pennello rossiccio non voglio nemmeno sapere che animale era prima. Ecco, di quei pennelli, due per occhi fanno un male del demonio. Li devi usare piano, o non usarli affatto, e in più domandarti che ne è stato del mammifero alla cui coda stavano appesi quei ciuffetti di pelo.
Naturalmente non tutti i pennelli naturali sono pungenti, anzi, Bebbè Micio è la prova che i peli naturali possono essere di rara morbidezza, però. Però.Visto che i pennelli sintetici sono ugualmente morbidi, a volte in modo sovrannaturale, perché non evitare cautamente quelli di origine “naturale”?
Nevemakeup fa solo prodotti cruelty free; Zoeva ha un set completamente vegano (oltre che un bel parterre di animali, però lo specifica) e i pennelli di H&M a occhio non mi sembrano proprio evocare alcun animale esistente in natura. Dico, a meno di non essere certi delle buone azioni delle aziende (“ecco i nostri spazzolatori di scoiattoli, la prova che non li maltrattiamo!”) io punterei sempre sul sintetico.
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