Ritornare a leggere con Ragazza, donna, altro

Negli ultimi anni è stato difficile leggere con costanza, non trascinarmi libri per mesi o anche avere voglia di leggere.

Credo di avere toccato il fondo nel 2022, ma non penso che il 2023 sia andato molto meglio. Pensavo che la mia dipendenza da smartphone mi avesse letteralmente fritto il cervello e che non sarei più stata in grado di leggere. E quindi anche di scrivere.

Ragazza, donna, altro

Ho iniziato il 2024 però con un unico buon proposito: leggere di più e stare meno su TikTok. Riflettere su come sprecavo il mio tempo durante la giornata e dedicarlo a qualcosa di bello.

Un libro mi fissava da quasi un anno sulla credenza del soggiorno: Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo (Sur), un regalo di compleanno del mio amico Stefano che mi ha sempre regalato libri belli, come Dieci Dicembre di George Saunders.

L’ho iniziato temendo che l’avrei abbandonato dopo poche pagine, e in effetti il timore si è concretizzato quando ho visto lo stile di scrittura.

Non troviamo paragrafi classici con punto e a capo, ma una specie di flusso di coscienza che racconta tanti personaggi diversi, uno per ogni capitolo. All’inizio l’ho trovato respingente, poi ho cominciato ad amarlo.

È uno stile all’apparenza colloquiale e semplice, amabilmente tradotto da Martina Testa, che però si plasma per assomigliare a ogni personaggio che racconta. Le storie che dipinge appaiono vivide, le emozioni reali, e anche la più banale delle quotidianità risulta interessante, la si vuole conoscere un po’ più a fondo.

I dodici personaggi sono quasi tutte donne, come suggerisce il titolo, donne nere, lesbiche, etero, attiviste e insegnanti, ragazze e nonne, tutte unite da un fil rouge che è lo spettacolo di Amma, la prima protagonista di questo incredibile libro.

Non voglio dire altro perché sento che non renderei giustizia a questo volume, alla sua prosa, alla sua traduzione (l’ho già detto che è pazzesca? I termini colloquiali sono resi benissimo, con un equilibrio perfetto che non risulta mai finto, imbarazzante o cringe, per usare un termine detestabile).

È un libro perfetto per riprendere a leggere anche perché ogni capitolo è diviso in parti più brevi, così se avete anche solo pochi minuti al giorno da dedicare alla lettura, potete farlo tranquillamente.

Se quindi come me siete in conflitto con la lettura e cercate qualcosa con cui ricominciare, fiondatevi tra le pagine di Bernardine Evaristo e poi fatemi sapere che ne pensate (anche se l’avete già letto).

Disclaimer: Questo libro mi è stato regalato da una coppia di amici e questo post non è frutto di alcuna collaborazione.

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