Certe Converse non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano

Se c’è un paio di scarpe che ha segnato forse tutta la mia vita, si tratta certamente delle Converse All Star, le iconiche Chuck Taylor.

Da quando a 9 anni giravo con l’imitazione delle Bull Boys fino a quando, a 14 anni, ho ricevuto il mio primo paio bordeaux, che poi è stato quello che ho usato di più fino all’università. A quel punto la suola era ormai consumata, gli angoli spaccati e la mia anzianità ha cominciato a dare i suoi primi segnali.

Le scarpe più scomode del pianeta (più o meno)

C’è stato un momento verso la fine dei miei vent’anni in cui ho capito che non avrei mai più potuto indossare un paio di Converse.

La suola era troppo piatta, dura, incompatibile con quelli che sarebbero presto stati definiti dai maggiori esponenti della medicina contemporanea (=da me) dei Piedi Problematici.

E così per ben più di dieci anni (quindici forse? Non saprei, sono una vecchia Millennial) ho smesso di indossare le mie amate Chuck, guardandole come fossero un paio di sandali con tacco 12 (a spillo).

Ode alle Converse Chuck Taylor All Star Move

Tutto cambia quando, nel 2023, Sillabe fa vedere sul suo profilo un paio di Converse che non avevo mai notato, le Move.

Suola alta, un po’ strana, profilo non proprio bellissimo, ma la promessa è che fossero comode. Leggere.

Decido di prenderle nella versione bassa (le ho trovate su Amazon a un buon prezzo, 57 €) ed è stato quasi commovente.

Lo so, sto parlando di scarpe, ma potermi ricongiungere con le sneakers della mia gioventù dopo mille anni ha fatto un certo effetto.

Le Move sono leggerissime e con una suola molto morbida e ammortizzata. Le posso indossare tutto il giorno, macinare chilometri e non avere nessun problema. D’estate non ho usato praticamente altro perché sono anche molto leggere.

Poi sono anche carine! Non bellissime, ma carine. Almeno secondo me.

Se come me evitate le Chuck perché sono troppo rigide e dure, provate le Move e fatemi sapere.

 

La storia delle Converse comode però non finisce qui: ci sono altri due capitoli in arrivo. Emozionante, lo so.

Se nell’attesa che questa saga vada avanti volete altri consigli per gli acquisti, date un’occhiata alla mia lunga dissertazione sulle borse Frenzlauer.lunga dissertazione sulle borse Frenzlauer.

Disclaimer: le scarpe di cui parlo le ho comprate io e nessuno ahimè mi ha pagata per scrivere questo post. 

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